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Massimiliano Altobelli, Investigatore Privato a Roma, autorizzato dalla Prefettura dal 1995, svolge personalmente indagini con l'ausilio della più moderna tecnologia investigativa, fornendo al committente prove legalmente valide. Consulenze e Preventivi gratuiti 24/24 - 7/7. Tel.: 336.340.007 http://www.maximedetective.net

lunedì 13 gennaio 2014

Un investigatore privato per l’omicidio al cimitero di Catania



..in bocca al lupo al collega che è stato assunto dal figlio della vittima, sperando che il suo lavoro possa essere utile per risolvere questo ennesimo giallo di cronaca nera. Massimiliano - Investigatore Privato Roma






ASSUNTO DAL FIGLIO DELLA VITTIMA PER RISOLVERE IL GIALLO

Un investigatore privato 
per l’omicidio al cimitero di Catania





Angelo Matà, il maresciallo della Marina, figlio di Maria Concetta Velardi, la donna trovata morta con il cranio fracassato martedì pomeriggio al cimitero di Catania, assistito dagli avvocati Giuseppe Lipera e Grazia Coco ha assunto un investigatore privato per risolvere il giallo della morte della madre.
Si tratta di un ex poliziotto per molti anni in servizio alla sezione omicidi della squadra mobile, la stessa struttura investigativa che sta seguendo il caso. Sarà lui a indagare assieme alla polizia per tentare di risolvere un dei delitti più intrigati degli ultimi anni avvenuti a Catania.
Si scava intanto nel passato della Velardi e gli investigatori della scientifica che hanno fatto i rilievi al cimitero hanno messo uno dietro l’altro tutti gli elementi che compongono il mosaico dell’omicidio: a partire delle macchie di sangue trovate su una pietra, ma anche le impronte delle grosse mani scoperte poco dopo accanto al corpo riverso della donna.
Gli investigatori sono rimasti colpiti dal modo maniacale con cui Maria Concetta Velardi curava, al cimitero, la tomba di famiglia, una sorta di seconda casa visto che lei tutti giorni e per molte ore la frequentava: dai fiori, mazzi di rose bianche, sempre freschi al vischio appeso accanto alla porta, alle stelle di natale, al tappeto di finto prato dinanzi alla cappella. Un’area che lei aveva completamente invaso e che viveva accanto al marito e al figlio morti meno di dieci anni fa.
In questo contesto potrebbe essere maturata la vendetta di qualcuno che Maria Concetta Velardi forse conosceva e che magari ha rifiutato o con cui ha avuto un litigio. Un rancore covato per diverso tempo sfociato con tanta rabbia, visto che l’assassino si è accanito contro il capo della donna.
Angelo Matà figlio della vittima, subito dopo il delitto è stato sentito per diverse ore dalla polizia, ma non è mai stato iscritto sul registro degli indagati perché sospettato di avere avuto responsabilità nell’omicidio della madre.
Al cimitero intanto c’è paura: la morte violenta di Maria Concetta Velardi preoccupa i tanti che spesso fanno visita ai loro cari defunti.
Non si conosce al momento il giorno dell’autopsia che è stata decisa dal magistrato titolare dell’inchiesta.

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