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Massimiliano Altobelli, Investigatore Privato a Roma, autorizzato dalla Prefettura dal 1995, svolge personalmente indagini con l'ausilio della più moderna tecnologia investigativa, fornendo al committente prove legalmente valide. Consulenze e Preventivi gratuiti 24/24 - 7/7. Tel.: 336.340.007 http://www.maximedetective.net

lunedì 29 dicembre 2014

Detective in azienda: il datore può spiare i dipendenti con l’investigatore privato


Le indagini nel settore “commerciale” rappresentano un 35% delle attività da me svolte in qualità di Investigatore Privato a Roma, infatti la maggioranza dell’attività investigativa è rappresentata dalle indagini nel settore “privato”, in particolare nelle Infedeltà Coniugali.
Queste nuove sentenze di Cassazione, unitamente alle altre già uscite in passato nelle stessa materia, rappresentano un passo avanti nell’impiego delle investigazione da parte di privati e di aziende.

In molte occasioni mi è capitato infatti di svolgere indagini inerenti l’infedeltàaziendale, cioè quando un dipendente di un’azienda “vende”, “comunica” segreti o strategie aziendali alla concorrenza e quindi favorendo una concorrenza sleale.

Ma sono migliaia i casi in cui un’azienda potrebbe essere “tradita” da un proprio dipendente: iniziando dal pasticcere che comunica le ricette alla concorrenza al dipendente di una grande azienda che si vende la lista clienti alla concorrenza.

Massimiliano Altobelli - Investigatore Privato a Roma


Detective in azienda: il datore può spiare i dipendenti con l’investigatore privato.


Per scoprire chi ruba in azienda, è possibile ingaggiare lo 007 per i controlli occulti sui dipendenti.


Il datore di lavoro può far spiare i propri dipendenti dall’agenzia investigativa privata. Su questo ormai non ci piove!   Lo può fare fuori dall’azienda:   1. per controllare se il lavoratore sta usufruendo illegittimamente dei permessi della “104”  2. oppure per verificare se il dipendente è davvero in malattia (leggi “Il datore può far pedinare dagli investigatori il dipendente in malattia”);   ma lo può fare anche all’interno dell’azienda, per infliggere il licenziamento per giusta causa nei confronti di chi viene pescato a rubare i beni dell’azienda. Secondo infatti una sentenza della Cassazione di poche ore fa [1] sono legittimi i controlli occulti affidati ai detective se non riguardano l’inadempimento della prestazione ma le condotte del dipendente che incidono sul patrimonio della società.   Inutile aggrapparsi allo Statuto dei lavoratori che vieta i controlli a distanza dei dipendenti. La privacy e le garanzie lavoristiche vengono meno quando è in gioco la sicurezza dell’azienda e l’integrità del suo patrimonio. Il divieto dei controlli occulti imposto al datore, invece, riguarda solo i casi in cui l’indagine si spinga a verificare l’efficienza e la produttività del dipendente.   Non è contestabile il licenziamento in tronco, senza alcun preavviso, nei confronti di chi è sorpreso a rubare sul posto di lavoro. Ciò che, però, aggiunge la sentenza in commento è che le prove del reato possono essere fornite in qualsiasi modo, anche dall’agenzia di investigazione privata ingaggiata ad hoc dall’imprenditore, che evidentemente sospetta del dipendente.   Lo spionaggio è tanto più legittimo quanto più si ha a che fare con incarichi “delicati” come quello della cassiera o del magazziniere. La delicatezza della funzione svolta da chi ha il maneggio di denaro o di chi ha la detenzione di tutta la merce dell’imprenditore non consente alcuna tolleranza.   Insomma, ben può il datore di lavoro rivolgersi a detective privati – diversi dalle guardie giurate chiamate a sorvegliare l’azienda dai furti esterni – laddove gli investigatori sono incaricati di spiare gli atti illeciti del lavoratore non riconducibili al mero inadempimento del prestatore d’opera. - 



Fonte: laleggepertutti.it

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