In oltre 22 anni di professione di Investigatore Privato, specializzato nei casi di Infedeltà, potete solo immaginare quante situazioni abbia visto, simili a quelle descritte nell'articolo che segue..
Per quanto divertente e spesso irreale, purtroppo questo è quello che può accadere nel scoprire di essere traditi dal proprio coniuge.
Per fortuna ad avere la peggio è stata solo l'autovettura e non la persona, ma resta comunque un fatto grave.
La rete è piena di storie e di immagini che ritraggono mogli tradite (o mariti) vendicarsi in tanti modi scaricando le proprie frustrazioni e la propria rabbia su innocenti automobili.
E' raro invece che ciò avvenga da noi in Italia, ma si sà, del
resto siamo molto passionali e quindi anche in questo non siamo da meno.
Sicuramente di Clienti che hanno fatto cose bizzarre e non solo ne
ho avuti e continuerò ad averne ma come Investigatore Privato professionista esorto sempre i
miei clienti a far valere e difendere i loro diritti sempre e solo nelle aule
di Tribunale.
A conferma di questo posso solo dirVi che una parte molto importante dell'attività investigativa, oltre ovviamente a quella che riguarda svolgere le vere e proprie indagini, è quella di "saper comunicare gli esiti".
Mi spiego meglio. Dopo aver iniziato le indagini e ottenuto le prove, relazionali e fotografiche, che erano l'obbiettivo stesso delle investigazioni commissionatemi, devo trovare il modo e la maniera di comunicarle a l Committente, ovviamente riportando fedelmente quanto accertato, ma cercando di trovare la forma in maniera da non "fomentarlo", cercando di sdrammatizzare la "dura realtà".. Sembra facile ma non lo è.. però fa parte della mia attività..che senza dubbio (per me) è il lavoro più bello del mondo..
Moglie scopre il
tradimento, in strada con l'ascia distrugge l'auto della rivale.
È il classico triangolo d’amore. Lui,
lei e l’altra. La moglie scopre il tradimento e, su tutte le furie, decide di
affrontare la rivale e di darle una sonora lezione. In maniera plateale,
davanti alla gente, distruggendole la macchina e schiaffeggiandola a più
riprese. L’intervento delle forze dell’ordine è inevitabile, anche perché la
«cornuta» dopo aver aggredito la giovane amante del marito, la obbliga a
consegnarle il telefono cellulare e se lo porta con sé, a casa, quale prova
schiacciante della colpevolezza dell’uomo. È la vittima a rivolgersi ai
carabinieri e a raccontare tutto, per ottenere la restituzione del telefono,
consegnato sotto minaccia.
Tutto questo è accaduto a Scafati qualche giorno fa, destando curiosità e ilarità. Inevitabile la corsa al lotto. In tanti hanno voluto tentare la fortuna dopo essersi affidati a cultori esperti della smorfia, chiamati in causa per tradurre in numeri vincenti l’esilarante vicenda (77 le corna, 2 l’amante, 38 le mazzate). Lei, la moglie, ha 40 anni ed è di Boscoreale. L’altra, più giovane di oltre dieci anni, vive a Scafati. L’incontro tra le due avviene proprio a Scafati. E non per caso. La moglie tradita sa che l’amichetta di suo marito vive a Scafati. La conosce, sa come è fatta, sa come si chiama, sa le sue abitudini e sa anche dove abita. La 40enne si mette in macchina e arriva a Scafati. È furiosa e determinata: deve trovare la sua rivale e darle una lezione. Le basta fare una paio di volte il giro del territorio per beccare la giovane scafatese alla guida della sua auto, in strada, poco lontano dalla zona del centro cittadino. Gli sguardi delle due si incrociano per un secondo. Poi entrambe accelerano; l’amante per tentare di allontanarsi e scappare, la moglie per inseguirla. La giovane scafatese percorre la città a tutta velocità, senza riuscire a seminare la sua inseguitrice che non esita ad inveire contro di lei, ad infierire con bestemmie e parolacce. Arrivata sotto casa, l’amante scende in fretta dall’auto, cerca di scappare ma non ha il tempo di allontanarsi. La 40enne di Boscoreale la raggiunge, la blocca, la minaccia.
Tra le mani la donna ha una specie di ascia; la impugna con forza e comincia a colpire i vetri dell’auto della rivale. Uno, due, tre volte, fino a distruggere la vettura. Poi si avvicina alla ragazza e le sferra quattro schiaffi sul volto, avvisandola di stare lontana dal marito. Non contenta, la quarantenne, prima di andarsene costringe la ragazza a consegnarle il telefono cellulare, certa di poter trovare all’interno le prove schiaccianti del tradimento del marito. È stato necessario l’intervento dei carabinieri per far sì che, diverse ore dopo, la vittima ritornasse in possesso del suo cellulare. La ragazza ha, infatti, dovuto denunciare l’aggressione per consentire ai militari di identificare la quarantenne di Boscoreale e pretendere la restituzione del telefono sottratto illecitamente alla rivale. Per la moglie tradita è scattata, ovviamente, la denuncia in stato di libertà.
Tutto questo è accaduto a Scafati qualche giorno fa, destando curiosità e ilarità. Inevitabile la corsa al lotto. In tanti hanno voluto tentare la fortuna dopo essersi affidati a cultori esperti della smorfia, chiamati in causa per tradurre in numeri vincenti l’esilarante vicenda (77 le corna, 2 l’amante, 38 le mazzate). Lei, la moglie, ha 40 anni ed è di Boscoreale. L’altra, più giovane di oltre dieci anni, vive a Scafati. L’incontro tra le due avviene proprio a Scafati. E non per caso. La moglie tradita sa che l’amichetta di suo marito vive a Scafati. La conosce, sa come è fatta, sa come si chiama, sa le sue abitudini e sa anche dove abita. La 40enne si mette in macchina e arriva a Scafati. È furiosa e determinata: deve trovare la sua rivale e darle una lezione. Le basta fare una paio di volte il giro del territorio per beccare la giovane scafatese alla guida della sua auto, in strada, poco lontano dalla zona del centro cittadino. Gli sguardi delle due si incrociano per un secondo. Poi entrambe accelerano; l’amante per tentare di allontanarsi e scappare, la moglie per inseguirla. La giovane scafatese percorre la città a tutta velocità, senza riuscire a seminare la sua inseguitrice che non esita ad inveire contro di lei, ad infierire con bestemmie e parolacce. Arrivata sotto casa, l’amante scende in fretta dall’auto, cerca di scappare ma non ha il tempo di allontanarsi. La 40enne di Boscoreale la raggiunge, la blocca, la minaccia.
Tra le mani la donna ha una specie di ascia; la impugna con forza e comincia a colpire i vetri dell’auto della rivale. Uno, due, tre volte, fino a distruggere la vettura. Poi si avvicina alla ragazza e le sferra quattro schiaffi sul volto, avvisandola di stare lontana dal marito. Non contenta, la quarantenne, prima di andarsene costringe la ragazza a consegnarle il telefono cellulare, certa di poter trovare all’interno le prove schiaccianti del tradimento del marito. È stato necessario l’intervento dei carabinieri per far sì che, diverse ore dopo, la vittima ritornasse in possesso del suo cellulare. La ragazza ha, infatti, dovuto denunciare l’aggressione per consentire ai militari di identificare la quarantenne di Boscoreale e pretendere la restituzione del telefono sottratto illecitamente alla rivale. Per la moglie tradita è scattata, ovviamente, la denuncia in stato di libertà.
Fonte: www.leggo.it
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