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Massimiliano Altobelli, Investigatore Privato a Roma, autorizzato dalla Prefettura dal 1995, svolge personalmente indagini con l'ausilio della più moderna tecnologia investigativa, fornendo al committente prove legalmente valide. Consulenze e Preventivi gratuiti 24/24 - 7/7. Tel.: 336.340.007 http://www.maximedetective.net

lunedì 7 agosto 2017

Il capo può far pedinare i dipendenti a lungo?




Nella mia carriera ultra ventennale di Investigatore Privato a Roma, ho affrontato moltissimi casi inerenti alle infedeltà professionali e/o indagini che si svolgono commissionate dal datore di lavoro, nei confronti dei dipendenti.

Negli ultimi tempi si è vinta quella leggera "diffidenza" da parte dei datori di lavoro ad usufruire dei servizi che può offrire un'Agenzia Investigativa, in ambito aziendale e commerciale, e sono sempre di più i Clienti che conferiscono incarico per "vederci" chiaro nei confronti dei dipendenti. 

Tali incarichi sono sia in ambito delle infedeltà aziendali e cioè quelle attività che i dipendenti potrebbero compiere procurando danno all'azienda di cui sono dipendenti ad esempio, rivelando alla concorrenza segreti aziendali, liste clienti e quant'altro può nuocere all'azienda committente.

Altresì si possono commissionare indagini volte alla verifica del reale utilizzo dei permessi (Legge 104) e/o tempi e luoghi da rispettare durante il "periodo di malattia".

"il capo può far pedinare i dipendenti a lungo?"

Questo è un quesito che molti datori di lavoro si pongono prima di affidarci un incarico investigativo. 

Sono domande lecite e legittime che finanlmente con questa sentenza della cassazione possono trovare una risposta univoca e uniforme.

Del resto sono tantissimi i casi che affrontiamo ogni anno come AgenziaInvestigativa e, a differenza di molti datori di lavoro che sottovalutano l'importanza di tale attività, chi ne ha usufruito, poi non ne può fare a meno.

Del resto come per ogni "buon rapporto" vale la regola della "FIDUCIA" e niente è più rassicurante delle prove che un bravo Investigatore Privato può portare.









Il capo può far pedinare i dipendenti a lungo?


Legittimo il pedinamento durato molti giorni ed effettuato da un investigatore privato assoldato dal datore di lavoro.

La Cassazione sdogana i pedinamenti prolungati, anche per diverse settimane, nei confronti dei lavoratori. Con una sentenza di poche ore fa [1], la Suprema Corte ha detto che il capo può far pedinare i dipendenti anche in spregio delle più elementari regole di privacy che, altrimenti, sarebbero invocabili da chiunque si trovi addosso uno sconosciuto a controllarne giorno e notte i movimenti. Così anche per 20 giorni è legittimo che un investigatore privato si metta alle calcagna del lavoratore per coglierlo in fallo e fornire su un piatto d’argento, al datore di lavoro, le prove fotografiche della sua infedeltà. Il tutto – neanche a dirlo – ai fini di un licenziamento incontestabile.
Legittimo il pedinamento prolungato del dipendente
Fino a quando il datore di lavoro può controllare i dipendenti? Di certo sappiamo che i controlli all’interno dell’azienda sono vietati dallo Statuto dei lavoratori. Ma ciò che non può avvenire dentro il luogo di lavoro può ben accadere al di fuori. Così il capo può far pedinare i dipendenti a lungo con un investigatore privato che ne controlli gli spostamenti. E – qui la novità – non deve trattarsi necessariamente di un giorno o due, ma anche di più settimane. Possibile? Non è contrario alla privacy un pedinamento ripetuto e continuato al fine esclusivo di trovare le prove per il licenziamento? Si può ledere la riservatezza di una persona così indisturbatamente? La risposta affermativa della Cassazione potrà lasciare interdetti. C’è solo un modo per contestare il licenziamento: se il fatto appurato dall’investigatore non è talmente grave da comportare la sanzione espulsiva. In questo caso, però, è dovuto solo un risarcimento del danno e non la reintegra.
Nessuna sanzione è dunque possibile nei confronti del capo che si affida a un’agenzia investigativa per monitorare costantemente per 3 settimane il dipendente fuori dai luoghi di lavoro. Secondo i magistrati della Cassazione ci si trova di fronte a «un’attività investigativa svolta da un’agenzia privata e connessa ad una specifica indagine su pretese violazioni del dipendente in relazione a compiti esterni fuori sede, indagine che ricade nella figura del controllo difensivo da parte del datore di lavoro in una sfera eccedente i luoghi di lavoro». Ciò significa che non si può parlare di «violazione della privacy» del lavoratore o di eccessiva «invasività dei controlli dal punto di vista meramente quantitativo (i giorni del pedinamento)», poiché la durata (20 giorni) non eccede i principi di adeguatezza e di proporzionalità.

Fonte: https://www.laleggepertutti.it/168561_il-capo-puo-far-pedinare-i-dipendenti-a-lungo 

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