Che dire..
Svolgo la professione di Investigatore Privato da oltre vent'anni e, come si può immaginare, ne ho viste tante..
Questo episodio mi fa dispiacere per il collega, ma non mi meraviglia affatto.
Purtroppo mi sono capitati anche a me, nel corso di molti anni di carriera, episodi simili.
Molti pensano che fa parte del lavoro di investigatore privato dover subire similari ritorsioni in quanto l'attività investigativa porta a "farsi i fatti degli altri".. io la vedo in maniera diversa però..
La mia attività, svolta professionalmente, con tutte le autorizzazioni di polizia e nel pieno rispetto della Legge, consiste nel avere un incarico da un Cliente (il Committente), che necessariamente dovrà essere un avente diritto, per poi svolgere investigazioni per quest'ultimo per "far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria".
Cosa vuol dire nell'esempio specifico e in caso di sospetta infedeltà? Vuol dire che se il mio Cliente ha un dubbio sulla fedeltà del proprio coniuge e mi conferisce incarico per ottenere le prove, possibilmente anche fotografiche oltre che relazionali..
Tutto semplice e anche superfluo da spiegare direte Voi, ma non tutti "affrontano la situazione con la dovuta razionalità", ovviamente mi riferisco alle persone che sono state "beccate"..
Ma la mia domanda, che pongo spesso ai miei Clienti, è la suguente:
MA SE UNA PERSONA DECIDE DI AVERE RAPPORTI EXTRA CONIUGALI CON UN'ALTRA E VIENE "PIZZICATA", LA COLPA E' DELL'INVESTIGATORE PRIVATO CHE HA SOLO FATTO IL LAVORO PER CUI E' STATO ASSUNTO, OPPURE E' SOLO LA SUA CHE E' UN INFEDELE??
La risposta può sembrare scontata ma non lo è. Nella maggior parte dei casi quando il mio Cliente si trova a mostrare le prove al suo coniuge, o da solo o attraverso il suo avvocato, iniziamo con la "solita giostrina"..: "mannaggia all'investigatore che ci ha fatto litigare", "questo maledetto ficcanaso", "lo spione", "rovina famiglie", e via con il resto..
Ma dico io..un esame di coscienza, a patto che la abbiano, le persone non se lo fatto mai..
Nel corso della mia carriera ventennale da Investigatore Privato ho risolto personalmente migliaia di casi di infedeltà, ma siccome ho sempre relazionato i fatti, attenendomi solo a quelli, senza mai enfatizzarli, ne commentarli, ne sminuirli, ma ho solo presentato al Committente "uno spaccato della realtà", non ho nessun timore di dovermi confrontare con le parti contrarie. Preferirei nelle sedi opportune e cioè in Tribunale e non per strada..
Detto questo bisogna però confrontarci con la realtà e quindi, come mi è successo qualche giorno fa, con persona che mi chiamano al telefono dicendomi:"..bravo, sei proprio bravo a farti i ca##i degli altri.. auguri di lunga salute.."..che dire..
Che dire.. ho fatto solo professionalmente il mio lavoro e comunque.."ricambio con affetto"..
Che dire.. ho fatto solo professionalmente il mio lavoro e comunque.."ricambio con affetto"..
Ma nonostante tutto questo e, neanche a ripeterlo, svolgo la professione PIU' BELLA DEL MONDO..
Ciao a tutti.
Lui fa pedinare la moglie, lei picchia il detective
PISA. Credeva di incontrare una potenziale cliente. Si è ritrovato faccia a faccia con l'obiettivo dei pedinamenti commissionati da un altro cliente, quello vero, sospettoso del comportamento della moglie, prossima o quasi ex. Mai bersaglio di un investigatore privato fu più vicino di quello affrontato vis-à-vis dal professionista che sulla via Scornigiana è stato aggredito davanti a un bar. A scagliarsi contro il detective sono stati la compagna del cliente, che aveva chiesto all'investigatore di seguire la sua donna, e un amico di lei, non si sa se presente nel ruolo di amante o di semplice accompagnatore.
Di sicuro ci ha messo del suo nel sottolineare il concetto di scarso gradimento da parte della donna nell'avere alle costole un estraneo. Un chiarimento con il professionista che si è tradotto in una colluttazione a base di calci e pugni e qualche ammaccatura all'auto. Gli incerti del mestiere per chi si guadagna da vivere ficcando il naso nelle vite degli altri hanno preso forma nella tarda mattinata nella zona industriale di Ospedaletto.
Lui, vittima dell'ira della pedinata, è un detective privato con studio in Valdera, ma raggio d'azione extra-provinciale. Lei è una compagna irrequieta di chi è roso dalla gelosia. L'episodio è la tappa di una storia faticosa non si sa se chiusa o in via di esaurimento. Quello che è certo in quella che è o è stata la relazione i colpi di coda non sono metafore.
L'aggredito ha denunciato alla polizia l'attacco subìto in strada. E, dopo aver fornito l'identità della donna, ha indicato anche il modello e la targa dell'auto sulla quale la coppia si è allontanata dopo il confronto-scontro. Il detective ha spiegato agli investigatori in divisa come è nata la trappola in cui è caduto. Qualche giorno fa riceve una telefonata. «Vorrei incontrarla per darle un incarico» è la frase che apre le porte della fiducia del professionista. Concordano orario e luogo dell'incontro. Tarda mattinata di fronte a un bar in via Scornigiana, zona industriale di Ospedaletto, traffico intenso e, soprattutto, anonimo. L'investigatore privato si presenta e aspetta la potenziale cliente. La sorpresa cambia lo stato d'animo del detective. Da una Ford Focus scendono l'ex moglie del cliente. Lo stesso da cui aveva ricevuto l'incarico di pedinare la donna. L'evidenza di essere stato scoperto passa in secondo piano quando la ex e il suo amico si scagliano contro il professionista che, con offese e botte, viene informato di quanto siano disturbati dai pedinamenti o qualunque altra intrusione, anche a distanza, nella vita della ex del suo cliente. Pochi attimi di tensione, con mani alzate e posate sul corpo del detective e sulla sua auto. Quindi la fuga. In attesa della querela del detective malmenato.
Fonte: il tirreno.it
http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2017/02/12/news/lui-fa-pedinare-la-moglie-lei-picchia-il-detective-1.14866181
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