Che brutta storia..
Il problema è che molte persone non si informano sulle disposizioni di Legge, ben precise, che regolano la professione di Investigatore Privato.
L'Investigatore Privato deve essere in possesso di un' Autorizzazione (Licenza) rilasciata dalla Prefettura in base agli art. 134 e seg. del T.U.L.P.S. e ed è obbligato ad esporla, ben visibile al Cliente, in ufficio, unitamente alla Tabella delle Operazioni con le relative tariffe.
Dopo aver parlato con il Cliente ed aver capito se può accettare o meno l'incarico, in base alla fattibilità delle richieste che devono rispettare la Legge sulla Privacy (D.Lgs 196/03), la normativa impone all'Investigatore Privato di identificare il Committente a mezzo di un documento di identità valido (art. 135 del T.u.l.p.s.), compilare un regolare "Conferimento di Incarico", annotare i dati sull'apposito "Registro degli Affari" (che deve essere regolarmente vidimato).
Allo scopo di fornire un aiuto posso dirvi: al momento della scelta di un Investigatore Privato, verificate che abbia un ufficio dove ricevervi, con tanto di autorizzazioni in vista (se non le vedete è UN VOSTRO DIRITTO CHIEDERLE E PRENDERNE VISIONE) e che vi faccia compilare un CONFERIMENTO DI INCARICO di cui ne chiedete copia.
Al momento di firmare l'incarico fatevi spiegare bene le operazioni che andrà ad effettuare per vostro conto e chiedete una relazione scritta, su carta intestata, di quanto effettuato, prima di saldare l'operazione.
Diffidate da "tariffe promozionali", "sconti" e costi irrisori tipo "a partire da 100 euro".. L'ATTIVITÀ DI INVESTIGATORE PRIVATO E' UNA COSA SERIA!!
Molti miei colleghi sono dei "cialtroni" che non sanno come gestire le spese di immagine, di uffici pomposi, di collaboratori numerosi, di pubblicità esagerate, ecc. e per questo motivo, in un momento storico particolare come quello attuale, si trovano "alla canna del gas"..per questo fanno preventivi che, a mio avviso, non sono realistici.
Effettuare un'indagine con lo scopo di ottenere le prove, valide in sede giudiziaria, richiede un impegno serio con costi ne irrisori, ne esagerati, ma giusti.
Faccio un esempio molto generico: non si può pensare di risolvere un'indagine finalizzata ad ottenere le prove di una Infedeltà Coniugale, ottenendo le prove (relazione scritta e materiale fotografico) con qualche centinaia di euro..NON E' POSSIBILE!!
Questo tipo di indagini, statisticamente, richiedono un periodo preso in esame che può andare dai dieci ai venti giorni (a livello statistico) con costi di qualche migliaia di euro, in base all'impegno e alle difficoltà riscontrate.
Quindi quando sentite costi irrisori, promesse alla "James Bond", strumenti fantascientifici..siete davanti ad un'altro "cialtrone"..
Infine una considerazione va anche fatta: certo che chi pensa di conferire un incarico ad un investigatore privato per telefono e gli manda il denaro ricaricando una carta di credito ricaricabile.....la dice lunga..
Non vorrei dire che: "ognuno si merita il professionista che ha"..mah...
Forse tradita dal marito, di sicuro truffata dall'investigatore privato
La donna si era rivolta ad un investigatore che però, dopo avere incassato un anticipo, è sparito dalla circolazione.
Truffata dal''investigatore privato che aveva assoldato per indagare sulla vita privata del marito. E' successo nella provincia di Pavia: alla donna non è rimasto altro che sporgere denuncia ai carabinieri, che hanno rintracciato il malvivente, un 42enne residente a Tivoli (Roma), già noto alle forze dell'ordine.
Tutto è iniziato quando la donna, attraverso internet, ha trovato un investigatore che si dichiarava esperto proprio in relazioni extraconiugali. L'uomo ha chiesto un anticipo di 250 euro: una richiesta assolutamente normale, che non ha insospettito la donna. Che ha provveduto a effettuare il pagamento su una Postepay. A quel punto, però, l'uomo è letteralmente sparito dalla circolazione. Di qui la denuncia.
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