La professione di Investigatore Privato prevede, oltre al rispetto della Legge, il rispetto scrupoloso di norme e regolamenti che sono stati indicati dal Ministero dell'Interno (dettagliatamente spiegati con un manuale operativo) e dal Garante della Privacy.
Ecco perchè bisogna sempre affidarsi ad Investigatori Privati Professionisti, regolarmente autorizzati con regolare Licenza Prefettizia.
L'utilizzo del GPS per l'Investigatore Privato, unito al classico pedinamento, è consentito dalla normativa vigente proprio perchè considerato "Pedinamento Elettronico".
Chiaramente anche l'uso del Gps deve essere commissionato da "un avente diritto", cioè da una persona che, per far valere o difendere un proprio diritto in sede giudiziaria, ha la possibilità per poter commissionare un'indagine ad un Investigatore Privato e di consequenza che quest'ultimo possa accerttare l'incarico dopo aver valutato la fattibilità legale.
E' bene spiegare con chiarezza tale norma in quanto spesso mi trovo ad aver a che fare con persone che chiedendomi informazioni e a cui rispondo di non poter accettare l'incarico in quanto loro non hanno il diritto legale di poterlo commissionare, mi sento rispondere:"..non è un problema, acquisto l'apparecchiatura su internet e lo faccio dal solo.."..poi ecco cosa succede..
E' estremamente semplice comperare dei gps tracker online a basso costo, ma l'utilizzo è reato e sopratutto le prove che si andranno a scoprire non potranno essere utilizzate in Tribunale, con inoltre il rischio di essere denunciati s enon arrestati.
Quindi, riflettete e pensate che quei soldi che andrete a spendere avvidando un incarico ad un Investigatore Privato Professionista, oltre che essere spesi per la sua esperienza, per le relative prove documentali e testimoniali, sono spesi per la vostra tranquillità sia emotiva che legale.
Stalking, segue l'ex con un localizzatore gps: "spiata" anche al commissariato di polizia
La donna era andata a denunciarlo. E lui è stato arrestato
Con un localizzatore gps, per conoscere con esattezza l'esatta posizione e potere fare delle improvvise apparizioni, ha pedinato la ex moglie. E lo ha fatto anche quando lei, stufa di essere seguita e rintracciata ovunque, era andata in commissariato per denunciarlo.
E’ stato arrestato dalla polizia per atti persecutori e rinchiuso nel carcere di piazza Lanza, l'uomo, che aveva escogitato questo sistema per controllare la sua ex. Le indagini sono scattate dopo la denuncia della donna, insospettita dal fatto che incontrava sempre l'ex consorte.
Gli agenti hanno bloccato l'uomo che si era appostato dietro alla pensilina di una fermata d'autobus, vicino all'auto della donna che era in compagnia del figlio minorenne. L'ex marito ha tentato di fuggire, ma gli agenti lo hanno raggiunto. Ai poliziotti ha mostrato il proprio cellulare con l'applicazione gps collegata al veicolo della sua ex. Le testimonianze acquisite dai poliziotti hanno confermato il comportamento aggressivo dell'uomo e l'arrestato, alla presenza dell'avvocato di fiducia, ha confermato di avere montato il gps al fine di pedinarla. Nel telefono sono stati trovati oltre cento messaggi di individuazione geografica del veicolo. In una circostanza l'uomo l'ha seguita fino al commissariato dove la donna era andata a denunciarlo.
E’ stato arrestato dalla polizia per atti persecutori e rinchiuso nel carcere di piazza Lanza, l'uomo, che aveva escogitato questo sistema per controllare la sua ex. Le indagini sono scattate dopo la denuncia della donna, insospettita dal fatto che incontrava sempre l'ex consorte.
Gli agenti hanno bloccato l'uomo che si era appostato dietro alla pensilina di una fermata d'autobus, vicino all'auto della donna che era in compagnia del figlio minorenne. L'ex marito ha tentato di fuggire, ma gli agenti lo hanno raggiunto. Ai poliziotti ha mostrato il proprio cellulare con l'applicazione gps collegata al veicolo della sua ex. Le testimonianze acquisite dai poliziotti hanno confermato il comportamento aggressivo dell'uomo e l'arrestato, alla presenza dell'avvocato di fiducia, ha confermato di avere montato il gps al fine di pedinarla. Nel telefono sono stati trovati oltre cento messaggi di individuazione geografica del veicolo. In una circostanza l'uomo l'ha seguita fino al commissariato dove la donna era andata a denunciarlo.
Fonte: Repubblica.it